Carnevale e Rogo di Sansimino

23/25 Febbraio 2020, Marsciano

Se a Marsciano c'è una tradizione che vale la pena vivere è senza ombra di dubbio il Processo e Rogo al Bischero di paglia che anche quest'anno chiuderà il Carnevale! 

Il Carnevale a Marsciano ha una connotazione ben precisa: è l'immancabile appuntamento con il Rogo di Sansimino, una rievocazione che si perde nella notte dei tempi con cui si chiudono le feste carnevalesche marscianesi.

Sansimino è un personaggio fantastico ed evocativo, che rappresenta tutti i mali della società e del nostro tempo. Bruciare il fantoccio di Sansimino vuol dire dunque scacciare via tutti i mali che ci affliggono ed è un auspicio per tempi migliori. La tradizione di bruciare fantocci di paglia o di altri materiali in particolari periodi dell'anno, soprattutto tra la fine dell'inverno e gli inizi della primavera, è diffusa in diverse zone d'Italia ed evoca gli stessi significati.

A portare Sansimino in giro per il paese e poi davanti ai giudici in piazza sono gli incappucciati vestiti di bianco (tranne il “boia”, rigorosamente in nero), che con torce accese e tamburi, percorrono le vie del borgo al grido di “…trecè, quattrocè, ‘na gallina e ‘ngallinaccio…”. Sansimino arriva poi nella piazza centrale per essere condannato e bruciato.

La storia
La rappresentazione nasce da un fatto storico datato 1643, anno della rottura fra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana, che provocò l’invasione dei possedimenti ecclesiastici da parte dei fiorentini. Mentre un contingente puntava su Roma, un altro entrò a Chiusi e, scendendo lungo il Nestore, si accampò sotto le mura di Marsciano per conquistare e assediare il castello. Tradizione vuole che i marscianesi, impauriti, si vestirono di bianco e con le torce in mano corsero per tutta la notte lungo le mura del castello per fare credere di essere i fantasmi delle anime del Purgatorio urlando: “Trecé! Quattrocé! ‘Na gallina e ‘n gallinaccio!“, come a voler dire “Siamo in tanti e abbiamo viveri a sufficienza”. Una seconda versione della storia racconta che gli abitanti di Marsciano si fecero vedere sulle mura per far credere che il castello fosse colpito da un'epidemia di peste, così da scoraggiare i toscani ad entrare, insinuando in loro la paura del contagio. 
In un modo o nell'altro, il mattino seguente l'esercito toscano scappò via e gli incappucciati dettero vita alla Compagnia del Purgatorio e alla Signoria del Carnevale.

 

Vai a: Notizie in primo piano

PERUGIA FLOWER SHOW

PERUGIA FLOWER SHOW

22/24 maggio 2020, Perugia

Leggi tutto
ONLY WINE FESTIVAL

ONLY WINE FESTIVAL

Citta' di Castello, 23/25 Maggio 2020

Leggi tutto
I Giorni delle Rose

I Giorni delle Rose

29/31 Maggio 2020 - Spello, Villa Fidelia

Leggi tutto
Perugia 1416. Vivi la storia

Perugia 1416. Vivi la storia

4/6 Settembre 2020, Perugia

Leggi tutto
AgriUmbria

AgriUmbria

18/20 Settembre 2020, UmbriaFiere - Bastia Umbra (PG)

Leggi tutto
Sagrantino Cup 2021- Gran Premio Mongolfieristico

Sagrantino Cup 2021- Gran Premio Mongolfieristico

30 luglio - 08 agosto, Gualdo Cattaneo/ Todi

Leggi tutto
Sorsi di stelle 2021

Sorsi di stelle 2021

A cena lungo la Strada dei Vini del Cantico Sorsi di Stelle 2021

Leggi tutto
Eurochocolate 2021

Eurochocolate 2021

Perugia, 15/24 Ottobre

Leggi tutto
Raffaello in Umbria e la sua eredita'

Raffaello in Umbria e la sua eredita'

8 Aprile/1 Novembre 2020, Perugia, Palazzo Baldeschi

Leggi tutto
webdesign RGB Multimedia